12.5.10

Anche Andr3a Carboni, sabato alla feSTAzione!!!


Non finiscono le sorprese, sabato 15 alla stazione. Un nuovo ospite accompagnerà la già ricca serata.

ANDREA CARBONI

web: www.andreacarboni.it
myspace: www.myspace.com/andreacarbonimusica
locandina: www.andreacarboni.it/Locandine/MANIFESTOcarboni.pdf

Andrea Carboni lascia presto la sua città natale, Pisa, per trasferirsi a Ginevra, dove trascorre quasi tutta l'infanzia. Tornato a Pisa, il suo primo contatto con la musica avviene attraverso lo studio del pianoforte, che, inevitabilmente, contribuirà a caratterizzare molte delle sue future composizioni con un approccio di stampo classico. Successivamente, quasi per gioco, si avvicina, da autodidatta, alla chitarra e, sin dal 2000, comincia a muovere i suoi primi passi sul palco, suonando in alcune formazioni di rock alternativo della scena indie pisana.
Nel 2006 produce il suo primo EP "L'amore manifesto", che una recensione di Rock.it commenta così: "...in Andrea c'e' odore di penombra, odore di passato, grandi stanze in penombra autunnale e finestre aperte e grandi tende bianche che svolazzano. Mentre il piano, da un'altra stanza, suona." Nello stesso anno il destino lo riporta a Ginevra. Nell'ambiente in cui era cresciuto Andrea ritrova una dimensione più intima e scopre la sua vena da solista, quella a lui più congeniale, proprio perchè gli permette di dare voce a quel complesso di sentimenti, ricordi e pensieri che nutrono la sua musica: combinando chitarra-piano-voce accompagnati da un'originale sperimentazione dell'uso degli effetti, primo tra tutti il loop sampler, Andrea scrive gran parte dei suoi pezzi, con testi in italiano e in francese, sua seconda lingua. Presto si fa conoscere e apprezzare come solista nell'ambiente musicale ginevrino, in cui si esibisce con continuità conquistando, da subito, un suo personale pubblico che lo segue con grande attaccamento.
Andrea rimane all'estero fino alla fine del 2007, trovando occasione di suonare in vari locali, festival ed eventi, in Svizzera e Francia e, avendo modo, così, di confrontarsi con realtà di respiro internazionale. Anche in Italia, però, si fa conoscere presto: vince l'edizione 2008 del concorso per band emergenti Cuoio e Nuvole, entrando in contatto con lo studio fiorentino Danza Cosmica, che gli dà l'opportunità di registrare alcune tracce che, successivamente, faranno parte dell'album di debutto di Andrea Carboni, "La Terapia Dei Sogni" uscito a febbraio 2010 su Seahorse/Redbirds.

"..i tredici ritratti di Carboni sono la rappresentazione del piccolo ecosistema in cui navigano, come tante particelle solitarie, i rappresentanti della nostra melodia. Si torna alla piccola musica da camera, all'uso del francese come seconda lingua, a una poetica fragile e delicata." XL Repubblica - Marzo 2010

"..Andrea Carboni, cantautore un po' toscano, un po' svizzero, giunge a questo suo debutto discografico da artista ormai maturo, forte di una vena sincera e toccante. Ha una sua personale visione del mondo e la esprime con sensibilità e intelligenza, senza lasciarsi mai sfiorare dall'ombra della banalità... ..anche dove, come nella bellissima Des Larmes Et Leurs Cendres, cantata in francese, il tenore delle emozioni si innalza, Andrea guadagna attenzione e rispetto alla sincera eleganza del suo dettato." Blowup - Aprile 2010

"..un ottimo debutto per un cantautore che si sa muovere bene nei territori di confine, tra italiano e francese, tra canzone d'autore, rock ed elettronica. CONSIGLIATO" Audio Video Foto Bild - Aprile 2010

"..c'è insomma un bel mondo da scoprire in questo nuovo talento.." Rumore - Febbraio 2010

"..è un giovane di sicura promessa Andrea Carboni, e fa piacere poter parlare di un disco Italiano che lascia intravedere delle ottime possibilità per il futuro.." Raro! - Febbraio 2010

"...Sarà difficile che gli appassionati della musica italiana si stanchino di un album di questo tipo - summa stilistica di un interprete ammiccante e istrionico..." Rockerilla - Febbraio 2010

"....un sound fatto di intrecci di chitarre che chiaroscurano, stille di luce in uno stagno in penombra colmo delle ninfee di Monet, e che devono molto alla lezione dei Radiohead..un progetto iniziato qualche anno fa, questo disco ha fascino e personalità, ma è timido e vuol farsi scoprire poco a poco, richiedendo tempo e pazienza. Dopodichè svela i suoi gioielli." Rockit - Febbraio 2010

"Il disco di Andrea Carboni bagna di drammaticità il ‘ringiovanito’ panorama del cantautorato underground italiano...Perle come “Fingi” e “Livido” non potete lasciarvele scappare, figuratevi se poi arrivano anche quelle bombe strumentali (“Magici Mondi”) come neanche i Giardini di Mirò ne hanno proposte ultimamente, capiamo che qui si parla di roba seria.." Indie For Bunnies - Febbraio 2010

"Tra ballate rarefatte, e marce dolenti, il cantautore pisano assembla un disco dal grande coinvolgimento, rivelandoci una nuova, promettente realtà nel cantautorato tricolore." LosingToday - Febbraio 2010

"..stupisce la padronanza totale dei suoni percepita dall'ascoltatore, cosa molto rara in un cantautore emergente, una capacità che passa da un suono intimo ad uno urlato, dall'elettronica al violino, da un ritmo marziale ad una carezza.. ..un disco che parte da una chitarra ritmata e decisa ed arriva ad un dolce pianoforte, cantando l'amore, in 13 sfaccettature.. Applausi."
Ondalternativa - Febbraio 2010

" Si fortifica live all’estero, spesso tra Svizzera e Francia, assimila il francese come fosse lingua madre e cresce.. ..nel 2008 mette insieme gli input inviatigli dalle tarme che si agitano nella sua anima, li cesella e rende La Terapia Dei Sogni un gran bel biglietto da visita. Impronta cantautorale tra il Benvegnù solista, Black Eyed Dog e la sacralità di certo Cesare Basile, ma arrangiamenti curati e ricchi, non debordanti o pacchiani. Testi arguti e densi di quello spleen che accomuna e penetra i cuori degli ascoltatori.. Sentito." Audiodrome - Marzo 2010

"..come tutta la sua passata produzione, convince anche questo album, che si dipana leggero fra melodie di chitarra acustica da chansonnier folk e virate verso una musica più teatrale e sofferente spesso incalzate da arrangiamenti di archi che stupiscono per violenza ed inquietudine.." Outune - Marzo 2010

"..liriche ermetiche quanto basta per farsi amare dei più ricercati, affogate in una produzione cristallina e diretta. Coperte da un'ombra di decadentismo e sorrette da musiche arrangiate minuziosamente. ... Ci sono voluti quattro anni per passare da "L'Amore Manifesto", l'EP di esordio, a "La Terapia Dei Sogni", il disco quello vero. In effetti, ne è valsa la pena." Loudvision - Marzo 2010